Fondazione Antonietta e Riccardo Paoletti Onlus

Lezioni specializzate in acqua. Relazione dott.ssa De Baene.

Relazione sulle lezioni specializzate in acqua autunno 2016 – primavera 2017.

In quest’anno di attività in acqua si sono registrati molti progressi da parte di tutti i ragazzi.

Anna e Laura.

Hanno acquisito maggior sicurezza in acqua. Per Laura ora la vasca grande rappresenta un mondo da esplorare, dal muretto fino alla corda, dalla superficie fino in profondità. Sfruttando quest’aspetto si è lavorato prevalentemente in direzione di una maggiore autonomia in acqua alta. Tramite l’utilizzo di supporti un tempo rifiutati, quali tondoludi o tappeti, o attraverso semplici spostamenti lungo il muretto, Laura ha iniziato ad allontanarsi autonomamente dall’operatore controllandone però sempre la posizione. Le immersioni sono diventate sempre più frequenti e spesso accompagnate da tentativi di galleggiamento.

Anna ha continuato la sua progressione con i supporti come il tondoludo o il tappetino per lavorare di più sulla sua autonomia e sul progressivo galleggiamento, il quale gli piace molto. Sta scoprendo delle nuove capacità ancora ignote e gode di questa novità. Ha iniziato a emergersi, sempre di più e a scoprire la profondità. I tuffi sono sempre più apprezzati, sia dal bordo sia scivolando sul tappetone con l’istruttore.

Irene.

Per motivazioni di carattere organizzativo nell’ultimo ciclo di lezioni non si è riuscita a mantenere la frequenza di una lezione a settimana con lo stesso operatore.

La soluzione trovata si è rivelata però vincente per Irene che ha iniziato delle lezioni in coppia con un altro ragazzo. Si è creata una bellissima relazione tra i due e abbiamo potuto lavorare di più sui tempi di attesa di ciascuno e sull’ascolto dell’altro, oltre che sugli aspetti natatori come la propulsione a stile e a dorso.

Parallelamente nelle lezioni individuali con Irene si è puntato prevalentemente su aspetti prettamente natatori quali scivolamenti, semplici propulsioni sul dorso e sul petto, costruzione della spazialità per l’insegnamento degli stili, mettendo alla prova le sue capacità coordinative e di concentrazione.

Stefano.

Non sono mancati i progressi nemmeno da parte di Stefano.

Sfruttando le sue capacità imitative si è lavorato sul controllo respiratorio e sull’immersione della testa parallelamente al controllo emotivo quando l’esuberanza diventava eccessiva. Stefano ha mostrato una buona capacità di mantenimento del compito anche in situazioni scomode quali ad esempio la posizione supina.

La paura del tuffo dal bordo è diminuita.

Alessandro.

Alessandro ha fatto progressi. Ha imparato a rispettare i tempi di attesa e sa galleggiare sia in posizione prona sia supina. Ha anche imparato la partenza dal muretto sia a stile sia a dorso. Deve migliorare la sua coordinazione braccia/gambe e sta imparando la bracciata a dorso. Si tuffa già da solo, ha imparato a tuffarsi a chiodo dal muretto più alto.

Bisogna continuare a lavorare sulla relazione con l’istruttore perché è ancora ambivalente. E’ capace di eseguire il compito richiesto ma non sempre lo fa e decide di nuotare in autonomia.

Flavio.

Flavio piace tanto stare in acqua e si ambienta subito. Ora sa andare sott’acqua da solo, batte le gambe, fa le bolle. Ha iniziato a galleggiare a dorso per qualche secondo poi cerca l’operatrice per aggrapparsi, quello dimostra che si è creata una buona relazione di fiducia. Si sta lavorando sui tempi di attesa. Tramite l’uso di supporti, quali tondoludi e tappetone, si lavora sul galleggiamento. Per quanto riguarda i tuffi, Flavio era un po’ titubante sul da farsi ma con l’aiuto dell’istruttore, sta facendo progressi e cerca di tuffarsi da solo seduto sul muretto anche se ci sono ancora qualche insicurezza.

Vanessa De Baene        

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